"Tre donne fragili eppure incrollabili.
Donne capaci di resistere alla corrente impetuosadegli eventi e serbare intattocome fiori di notte il proprio doloroso segreto..."
San Francisco, 1938. La
città è pronta per la grande esposizione e dei tuoni di guerra in Europa non
giunge che un eco distante. Grace, Helen e Ruby si conoscono poco prima di un
provino come ballerine per un nuovo nightclub alle porte di Chinatown.
Accomunate dalle origini orientali, le tre ragazze hanno alle spalle storie
molto diverse, che però parlano tutte di alienazione.
Grace Lee, nata nel
Midwest da genitori cinesi, è appena fuggita di casa portando con sé solo le
sue ferite e un paio di scarpette da ballo; Helen Fong vive nella dimora
tradizionale dei suoi, prigioniera di un futuro che non ha scelto; la
spregiudicata Ruby Tom ha lasciato la famiglia alle Hawaii per costruirsi una
finta identità. Spinte da questo vuoto, cementeranno un'amicizia fondata sulla
condivisione di un sogno. Un sogno di chiffon e lustrini che, se per loro
significa riscatto e fama, confermerà un cliché che le vuole in bilico fra
tradizione e trasgressione, discriminazione e desiderio, sottomissione e
libertà: creature esotiche da esibire tra un numero di acrobati e uno
spettacolo di magia. Ben presto, però, il loro legame sarà messo a dura prova
da rivalità e gelosie, oltre che dall'irrompere di una guerra solo in apparenza
lontana. Fra tradimenti e riconciliazioni, ciascuna di loro dovrà fare i conti
con il fantasma del proprio passato, per difendere ciò che rimane del
presente...
Autore: Lisa See Editore: Longanesi Anno: 2015 Pagine: 434 Prezzo: € 18.60 |
Volteggiando sulle note
di "Let me call you SWeetheart"...illusa di essere alle
audizioni della "Città Proibita" in Sutter Street a
Chianatown San Francisco sotto lo sguardo di Walton Biggerstaff
e il primo ballerino Eddy Wu(conosciuto come il Fred Astaire cinese penso che magari
potrei diventare la sua Ginger Rogers?
...Splash...mi trovo invece sul mio pavimento...ahi...che bel
capitombolo...ma non preoccupatevi fortunatamente nulla di rotto.
Sono già pronta a riprendere
effervescente come la mitica "Frizzy Pazzy"...persuasa dal
suggerimento di Grace:
"Se sai contare
sai ballare è una regola che la signorina Miller la maestra di danza della mia
città non si stancava mai di ripetermi" .
Grace Lee…cari
lettori è una sognatrice...ingenua...testarda...
determinata nel realizzare
il suo sogno.Ha soli diciassette anni di origine cinese nata in America...fuggita
da casa da un padre violento e da una madre che non è riuscita a proteggerla.
"Viaggiai verso ovest da sola, sugli autobus
meno cari che riuscivo a scovare. Ogni chilometro mi portava lontano da Plain
City, nell’Ohio..Ad ogni nuovo stato sentivo allentarsi una delle funi che mi
stringevano il cuore e m' impastoiavano braccia e gambe; eppure avevo male
dappertutto e non riuscivo a liberarmi dalle vertigini...L'ottavo giorno
arrivai in California."
Meta delle sue speranze è
San Francisco dove sta per aprire i battenti l’esposizione internazionale del Golden
Gate...qui incontrerà Joe un "lo fan" oserei dire secondo
la descrizione di Grace un " notevole lo
fan" che diverrà un tatuaggio indelebile nel cuore di
Grace.
"Mi girai di
scatto per trovarmi un giovane occidentale, alto all'incirca un metro e
ottanta, con le spalle larghe e i capelli color sabbia...mentre incrociavo i
suoi occhi, di un azzurro intenso, allargò le labbra in un sorriso...Mi tese la
mano. Mi chiamo Joe "
Non credete abbia ragione su
Joe? Chissà cosa avrà in serbo per loro il destino...e Grace Lee quando scoprirà
il segreto dei suoi genitori riuscirà a comprendere e riconciliarsi con il suo
passato.
All' angolo tra la Grand e
la Washington in Chinatown ...
"...una ragazza
all'incirca della mia età...scendeva dal marciapiede...Portava abiti pratici:
gonna pieghe di lana grigia, maglione nero a maniche lunghe, calza di lana
antracite e scarpe con i lacci. Era cinese e aveva un incarnato perfetto, di
porcellana."
Vi chiedete chi sia?
Ecco a voi Helen Fong
prigioniera in una gabbia dorata insieme alla sua solitudine...severa nei suoi
giudizi...intransigente nel rispetto delle tradizioni cinesi come la famiglia da
cui proviene. Lavora in un centralino per cinque dollari alla settimana
che consegna a sua padre per il suo "mantenimento".
"E così me ne
stavo lì difronte al centralino sognando ad occhi aperti le migliaia di donne,
moglie e concubine che nella Cina di un tempo trascorrevano l'intera esistenza
nascoste tra le mura del palazzo imperiale prive dell'affetto di familiari e
amici...che catturavano grilli e li tenevano in gabbiette posate
accanto i guanciali...il canto degli insetti non dava voce solo alla
sofferenza dei piccoli prigionieri ma anche a quelle delle donne ben accudite e
tuttavia non meno indifese nella gabbia dorata della reggia".
Una diciannovenne oppressa
dal giudizio e dalla delusione della sua famiglia...perché? Quale sarà il
suo doloroso segreto? Riuscirà a condividerlo con le sue amiche Grace
e Ruby svelando il volto della vera Helen?
Ultimo membro del trio delle
cattive ragazze di Chinatown colpevoli secondo la comunità cinese di non
essere "grilli in gabbia"...è Ruby
Tom sensuale...provocatrice...ambiziosa...
spregiudicata...pronta ad
afferrare al volo la sua rivincita.
"Una ragazza
particolare, sola, in disparte...così diversa da tutte le altre ...Il nero
dei capelli era esaltato da due gardenie di un bianco abbagliante...appuntate
sotto l'orecchio sinistro... Gli occhi brillavano..il contorno delle
labbra disegnava un arco perfetto...sembrava una gru affascinante in mezzo ad
un branco di galline..."
Una Cheung Hay (chiacchierona)in piena regola secondo Grace Lee che fa l'effetto di un Maotai bevuto ad un pranzo di nozze cinese nei classici bicchieri di porcellana ...cosa nasconde questa esilarante ventenne nel suo passato...quali saranno le conseguenze che dovrà pagare?
Questo è solo un fugace anticipo di ciò che vi attende tra colpi di scena...rivelazioni inaspettate…amicizia...rivalità...
amore...discriminazioni...opportunità...sogni...magoni
allo stomaco imprescindibile mordicchiamento di dita nel divorare
famelicamente pagina dopo pagina difficilmente riuscirete a dare la
buonanotte al libro .
Lisa See in questo romanzo tutto al femminile in cui
le figure maschili fungono da puntini di sospensione...grazie alla
sua scrittura empatica vi donerà l'opportunità di vivere
un esperienza 3D nella San Francisco degli anni anni 40 tra il boom
dei primi nightclub...il circuito chop-suey...e purtroppo gli amari campi di
internamento per giapponesi...
Un romanzo intenso...appassionante...indimenticabile.
CONSIGLIATO DA KYOKO !!!!!!!!!
Il Tè doppelganger di questo romazo non può essere che un Tè nero in foglie molto pregiato il "Pecko" o “Pekoe”, termine cinese che significa “capelli bianchi”, perchè spesso il germoglio di tè è coperto da una patina argentata che dura per circa 48 ore dal momento in cui si aprono le foglie.
Composto solo dalle ultime due foglie e dalla gemma apicale della pianta Camellia sinensis, la stessa pianta del tè verde che differisce solo per il processo di lavorazione delle foglie. Ha un sapore abbastanza deciso e robusto, ed una fragranza fresca, contiene più caffeina del tè verde, rosso o bianco. Modalità di preparazione : circa 3-5 minuti. La durata dell'infusione è essenziale sia per modificare l'aroma dell'infuso, sia per solubilizzare adeguatamente la caffeina ed i tannini. Proprietà : utilizzato nella terapia dell'asma e della bronchite, efficace nella riduzione del colesterolo.
Innanzi tutto...bella recensione! Conosco il libro ma non l'ho letto e direi che il tuo commento è stato convincente :-) anche l'abbinamento con il tè mi piace, adoro quello che hai consigliato. Beh vorrà dire che prima o poi dovrò mettermi all'opera e procurarmi questo volume!
RispondiEliminaCara Salvia Desperate Bookswife grazieeee!!! Devo confidarti che le tue parole hanno fatto vibrare la mia penna e i miei diaries ..subitaneamente si sono lanciati una sfrenata salsa rimetterli in riga è stata una impresa titanica..erano super euforici...ti auguro una piacevole serata a presto..ps anch'io adoro il pekoe.
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